Una seduta avvolgente e confortevole, una forma rassicurante nella sua riconoscibilità, dai dettagli assolutamente contemporanei: sono questi i tratti distintivi di Guelfo, la bergère disegnata da Lapo Ciatti.
Nata con la volontà di rivisitare in chiave sofisticata e moderna (a tratti ironica) la più famosa poltrona del Settecento, Guelfo è stata presentata assieme al proprio pouf al Salone del 2015.
Come ogni altro pezzo della collezione di quell’anno, anche la bergère trova nel Medioevo e
nella rivisitazione dei concetti precostituiti i propri motivi ispiratori. Da
un lato quindi il nome Guelfo, in omaggio ad una delle opposte fazioni che
durante il Medioevo tanta parte ebbero nella costruzione della storia e nella
cultura fiorentina, dall’altra, l’utilizzo – rivisitato con sofisticata
ironia – di elementi estetici di epoche trascorse, che qui vengono contaminati e
attualizzati con dettagli squisitamente contemporanei. Un sapiente (e molto
post-moderno) gioco di accostamenti inediti, come l’idea di impiegare assieme
elementi e materiali in apparenza eterogenei, quali la lavorazione capitonné e il nichel nero utilizzato per la struttura.
Sia la poltrona che il pouf possono essere rivestiti in varie tipologie di tessuto o pelle.
Nel 2018 è stata inoltre presentata Guelfo Fur una morbida e divertente versione in eco pelliccia.
Guelfo si presenta come una seduta caratterizzata dal grande impatto visivo e forza scenica; la scelta perfetta per dare un tocco di sicura personalità agli ambienti contract più esclusivi così come a quelli residenziali più raffinati.
Per coloro che cercano elementi d'arredo
protagonisti e mai banali.
" Fin
dall'inizio volevo ottenere una poltrona dal forte impatto ma che allo stesso
tempo fosse avvolgente, su cui passare del tempo.
Immaginavo
una sera di un tempo che fu, d'inverno davanti ad un camino sorseggiando un
cognac invecchiato, disquisendo con un caro amico di battaglie e progetti
futuri. "